Просто Италия

Сицилия – историко-географический уникум, средоточие как минимум четырех культур, плавильный котел величайших цивилизационных традиций. На острове побывали в свое время и арабы, и греки, и римляне, и даже крестоносцы. Все эти пришельца оставили здесь свой рельефный отпечаток, словно все они старались перещеголять друг друга. Коренные жители острова быстро сообразили, что искать справедливости и защиты у закона - пустая затея. Оставалась единственная надежная опора - семья. Вот здесь, под сенью святого понятия «семья», и зародилась мафия.
P.S. )))

НУ ВЫ ДАЕТЕ!!!!!!!!!!

Вы что действительно об этом не знали и все это время смотрели с ней фильмы-не думая куда она пропала??????????

ну даете, это известная история и я тоже был в шоке когда прочел ее много лет назад...

я тоже много много в Интернете читал и много материалов откопал про это и на русском и на итальянском и на английском и много фотографий...

я даже с итальянцем как-то общался другом и он мне сказал:

It's a sad sad story, EDA...
Laura, as all the falling stars, was in a dangerous psychic situation, after the bad drug story, after the arrest, after the wrong cosmetic products for her skin and face, after the deceive about her properties... There was an almost complete loss of her stability and mental control...
Poor Laura today is a shadow of the GREAT actress who was many years ago...
Three days ago, in Venezia, there was a retrospective dedicated to Samperi (Salvatore Samperi, raccontando i sogni)... With many imagines from his movies, and ONLY with her voice (recorded from a telephone conversation)...
Before a bye-bye, Laura said that never, in her life could be play in a movie, again...
She repeats three times: NO, NEVER, NEVER, NEVER...
She suffers, inside and outside, she is a lonely woman in a horrible world who treats her with indifference.
There is no happy end. We're sorry for her fate. It seems a nightmare, but it's true...

Помимо дело Героина ее обвиняли в том, что она пластические операции какие-то делала и вообще ее жизнь всю измучили и теперь она одинокая и старая, растолстевшая живет и ни с кем не общается...

Короче жизнь сломали...

щас я Вам много фоток страшных скину:......

http://photogallery....68&idg=16012&s=
http://www.planet.fr...20546.6.fr.html
http://photogenius.r...ovystavki/4685/
http://www.istrianet...8solitudine.htm
http://www.baltazar....to-di-oggi.html
http://it.wikipedia....Laura_Antonelli
http://www.ilmessagg...sez=HOME_CINEMA
http://spettacoli.ti...i_oggi_965.html
http://www.gennarode....it/art0383.asp
http://forum.sigletv...0554d6c7aed2bf0
http://archiviostori...030428052.shtml
http://www.repubblic...ntonelli/1.html



Вот такая вот действительно трагическая история....

ester (Пятница, 12 декабря 2008, 11:21:28) писал:

Когда-то я нашел эти и был в шоке....

http://www.repubblic...ntonelli/1.html

Laura Antonelli dopo 15 anni di silenzio:
«Io, ripudiata dal cinema»
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Laura Antonelli in una scena di
di Roberta Bottari
ROMA (29 luglio) - «Quando Salvatore Samperi è morto, aveva appena diretto per la tv L’onore e il rispetto 2: un record di ascolti incredibile. Stava ricevendo dal piccolo schermo quel riconoscimento che il cinema gli aveva negato».

Inizia in sordina, Antonello Sarno, parlando del suo diciottesimo documentario, Salvatore Samperi, raccontando i sogni, in programma alla prossima Mostra di Venezia. Venti minuti di film in cui si celebra il regista di opere come Malizia, Grazie zia, Casta e pura, attraverso le testimonianze, fra le altre, di Virna Lisi, Lisa Gastoni, Christian De Sica, Angela Molina. Venti minuti in cui c’è un vero e proprio scoop: Laura Antonelli. L’attrice, dopo 15 anni di totale silenzio, parla al telefono, finalmente dice la sua. Un pugno nello stomaco: di quella splendida donna che ha fatto sognare milioni di italiani, sembra essere rimasta una vocine flebile, gentile. Le tracce della sua sofferenza, al contrario, emergono con violenza. E la “freddezza” di Antonello Sarno, giornalista, critico cinematografico, regista e scrittore (dal suo ultimo libro, Se tornasse casomai, verrà tratto un film), si trasforma in passione.

Quella che lo ha spinto a realizzare i suoi documentari con una linea portante: scovare il non detto, portare a galla l’ingiusto senza lezioni. «Quando parlai al telefono con Laura Antonelli - racconta Sarno - mi resi conto che stava leggendo: aveva scritto qualche riga e me le leggeva come un pensierino. “Volevo - mi ha detto - un grandissimo bene a Salvatore, lo sento ancora vicino. E non ero bellissima: piuttosto, lui per come girava e sistemava le luci, mi faceva sembrare attraente”. Ora Laura abita a Ladispoli e si occupa di assistenza ecclesiastica. ”Mai più - mi ha giurato - metterò piede su un set. Appena ho avuto dei problemi, il mondo del cinema mi ha completamente abbandonato. È stato terribile. Ma ciò che mi ha fatto soffrire di più è che io, vestita da cameriera in Malizia, a Salvatore non piacevo, ancora ci sto male...”».

Quelle di Laura Antonelli e di Salvatore Samperi, infondo, sono le storie di due ingiustizie. «Samperi - continua Antonello Sarno - cadde nella trappola di Malizia 2000: non era un film da rifare. Dopo quella delusione, rimase fermo per dieci anni. Ma un errore non dovrebbe cancellare il talento. Come quello di essere riuscito con i suoi film, a entrare nel linguaggio parlato: “casta e pura” o “grazie zia” sono oramai frasi che contengono un concetto, non più semplici titoli. E non dimentichiamo il suo aspetto rivoluzionario: Salvatore usava il cinema come arma ideologica e, come Bellocchio, attaccava l’istituzione della famiglia. Se I pugni in tasca mostrava la violenza, Grazie zia era sovversivo dal punto di vista erotico. E non so quale metodo fosse il più pericoloso».

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L’attrice ha dato in
escandescenze in una agenzia immobiliare. A far precipitare la sua
instabilità mentale forse la scoperta di essere stata truffata - Storia
di un curioso prestito e di una villa «svenduta»

di Gennaro De Stefano

Civitavecchia (Roma), novembre

C’è
qualcosa che non quadra nella triste e sconcertante vicenda che ha
coinvolto Laura Antonelli, 50 anni, attrice sex symbol degli anni
Settanta. Caduta qualche anno fa nella spirale della cocaina, fu
arrestata nel 1991 dai carabinieri, rinchiusa a Rebibbia, processata e
condannata a tre anni con la condizionale. Oggi è ridotta a un essere
privo di volontà, tormentata da una depressione che la sta spingendo
sempre più giù.

Ma qualcosa non quadra e il ricovero improvviso
nella cllnica San Paolo di Civitavecchia, disposto l’autorità dopo che
l’attrice aveva dato in escandescnze nella sede di una società
immobiliare romana, potrebbe nascondere una verità ancora più triste,
perché attorno a Laura potrebbe essersi formata una ragnatela di
persone che, approfittando del suo stato di salute mentale, l’avrebbero
convinta a prendere alcune iniziative economiche per lei svantaggiose.

Abbiamo seguito le tracce di questa ipotesi,
partendo da ciò che è accaduto la mattina di lunedì 28 ottobre in via
Marcantonio Colonna al 27, dove ha sede l’agenzia immobiliare di Sergio
Bartolelli, suo amico da anni. Non ci sono insegne né targhe,
semplicemente il cognome del titolare insufficiente, però, a indicare
che in quel palazzo si svolge un’attività di compravendite immobiliari.

L’azienda è in piedi da quindici anni e la
riservatezza sembra il suo dato caratteristico; al numero 25 della
stessa strada c’è un fioraio che, quando quella mattina l’attrice
scende dal taxi, la riconosce anche se il suo aspetto non ha più niente
della bellezza che un tempo ammaliò gli spettatori incantati
dall’erotismo di Laura in Malizia. Un film, quello di Samperi, che fece
epoca e al quale seguirono altre prestazioni di buona caratura, una
addirittura sotto la regia di Luchino Visconti, per finire con una
memorabile apparizione in II malato immaginario con Alberto Sordi.

Quel fatidico lunedì, Laura veste un paio di
pantaloni stazzonati e una maglietta sporca, in testa ha una fascia che
le raccoglie i capelli, è agitata ma non fuori di sé. «È venuta perché
doveva fare delle fotocopie», ci dice al telefono Sergio Bartolelli,
«ma io non c’ero, ho saputo queste cose da mia sorella che era lì.
Laura è entrata e uscita più volte dall’ufficio, poi la situazione è
precipitata.

«Noi non ci siamo occupati della vendita dei
beni della signora Antonelli, tranne un terreno che lei possiede a
Lampedusa, ma non s’è concluso nulla. Siamo rattristati per quel che è
accaduto, siamo suoi amici da dieci anni e vederla ridotta così ci
riempie di angoscia: c’è una persona che soffre e la sua sofferenza va
a finire sui giornali e ciò non ci pare giusto.

«Mia sorella ha deciso di andarla a trovare in
clinica e so anche che il fratello, professore in Canada, è stato
avvertito e presto sarà in Italia per assisterla», conclude Bartolelli.
Purtroppo, nonostante i tentativi fatti, non riusciamo a metterci in
contatto con la sorella Teresa che era presente agli avvenimenti di
lunedì, quando una improvvisa crisi ha costretto i titolari
dell’agenzia a chiamare dapprima la polizia e poi il medico che ha
firmato un certificato di ricovero obbligatorio in una struttura
specializzata.
art0383_2.jpg

IN “QUELLA” CASA USCIVA... DALLA FINESTRACerveteri
(Roma). Così, passando bizzarramente da una delle finestre a piano
terra, Laura Antonelli era solita uscire dalla grande villa che ha
abitato fino al ’93. Proprio alla vendita di quella proprietà, pare per
una cifra irrisoria, sono legate le voci che vedrebbero oggi l’ex
attrice, tormentata dalla depres- sione, nel mirino di certi
speculatori che approfitterebbero del suo stato di salute mentale.

Dal Santo Spirito di Roma Laura finisce nella
clinica San Paolo di Civitavecchia dove viene sottoposta a massicce
dosi di tranquillanti. Ma proprio gli avvenimenti di quel lunedì
confermano che qualcosa non quadra. Innanzitutto: quali sono le
fotocopie di cui Laura ha bisogno? Atti di compravendita o rogiti
notarili? E quell’andirivieni dall’agenzia da cosa è motivato e quale è
la molla che fa scattare la violenta reazione dell’attrice che inizia a
urlare e a inveire le frasi impietosamente riferite da chi era
presente? S’era forse resa conto, Laura, di essere stata gabbata da
qualcuno?

La strada che porta al «Sasso» si inerpica da
Cerveteri, antichissimo comune etrusco, per qualche chilometro. Alle
spalle c’è il mare e quando si arriva su, dove abitava l’attrice fino a
qualche mese fa, lo scenario è incantevole. Il Tirreno è a due passi e
ci si trova in posizione dominante, come dominante è la posizione della
villa senza nome di proprietà del pastore sardo Cesare Lai che la
Antonelli acquistò nel ’92 per 220 milioni a un’asta giudiziaria e dove
è andata ad abitare nel ’93, dopo la brutta vicenda della cocaina.

La scelta di questo posto incantevole (attorno
alla villa di tre piani, 400 metri quadrati, ci sono due ettari di
bosco di proprietà dell’attrice) è stata sicuramente casuale, dettata
solo dalla bellezza del panorama, perché certamente Laura non poteva
sapere che, proprio nello stesso posto dove lei si rifugiava, trovarono
ospitalità le Vestali
fuggite da Roma nel 390 avanti Cristo, durante l’invasione dei Galli...

Sul cancello, scritta con la vernice bianca,
c’è l’indicazione «posta Antonelli» e un fiore stilizzato, triste come
triste è la sensazione di abbandono che la casa offre. Dinanzi
all’ingresso, c’è una Renault 4 bianca scassata. Sterpaglie un po’
ovunque, mentre le ville a fianco sono ben curate.

«L’ultima volta che l’abbiamo vista era il
periodo tra la fine di luglio e i primi di agosto di quest’anno»,
raccontano i vicini, «e lei da qualche mese aveva accentuato i suoi
atteggiamenti strambi. Era capace di starsene chiusa in casa per sette
giorni di fila senza mai mettere il naso fuori, neppure dalla finestra.
Alternava momenti di socialità a grandi chiusure piene di ombrosità
scostante.

«Non rispondeva a nessuno, poi ogni tanto
riceveva la visita di una certa Giada, una donna che le faceva da
factotum e con la quale era molto disponibile. Sembrava quasi dipendere
da lei, la chiamava per qualunque cosa, non si muoveva se prima non
l’aveva consultata. Le mattane, però, erano all’ordine del giorno. A
volte era cortese e gentile, altre così scostante da suscitare
irritazione. Come quando le offrimmo delle pesche appena colte e lei
reagì con una veemenza ingiustificata, urlando che voleva essere
lasciata in pace e che della nostra frutta non gliene fregava niente.

«L’unica volta che l’abbiamo vista andare fuori
di testa, a ragione, è successo quest’estate quando, passeggiando in
giardino con 0 telefonino in mano, urlava frasi che non sembravano per
niente sconnesse. Si riferiva alla vendita dell’altra villa, quella
grande che sta a Cerveteri e che sembra sia stata ceduta per poche
centinaia di milioni. Le parole precise che ci colpirono furono queste:
“Nessuno ha il potere della mia firma, solo l’avvocato. Io non ho
firmato niente”, e disse un nome di un tale di Tolfa, un comune vicino
a Civitavecchia. Insomma avemmo la sensazione precisa che lei avesse
scoperto di essere stata danneggiata in relazione alla vendita della
villa, come se qualcuno avesse firmato in suo nome e che lei volesse
rescindere un contratto che, in qualche modo, le era stato estorto. Se
tutto questo, poi, abbia un reale fondamento o no, viste le condizioni
mentali della signora Antonelli...».

“Lei stava gridando
di non aver
firmato niente”

Scendiamo nuovamente verso Cerveteri alla
ricerca della villa venduta, ci indicano una bella costruzione,
circondata dal verde, un cancello e un viale che degrada dolcemente
verso l’edificio che s’affaccia sulla valle percorsa dalla Braccianese,
strada provinciale che conduce al lago omonimo.

È questa la villa che Laura avrebbe venduto a
qualcuno che poi, dicono in giro, l’avrebbe a sua volta rivenduta per
quasi due miliardi a un notissimo personaggio. Prove certe di questo
doppio passaggio non ve ne sono: l’unico dato che scaturisce dalla
«voce di popolo» è che l’attrice avrebbe avuto una somma che, in
termini tecnici, corrisponderebbe a una vendita ultra dimidium,
effettuata cioè al di sotto della
metà del valore di mercato e quindi impugnabile entro un certo periodo.

«Secondo noi Laura è ormai completamente persa
dietro la sua depressione psichica e le sue capacità di intendere e
volere sono prossime allo zero», aggiungono i vicini del «Sasso», e
raccontano un episodio sconcertante che getta luci sinistre e conferma
che, attorno all’attrice, si è sviluppata una danza di opportunismi
biechi fino al limite del codice penale.

«Un pomeriggio Laura si affacciò nel giardino e
chiamò uno di noi chiedendo se, per cortesia, poteva andare da lei.
Quando l’invitato entrò in casa, si trovò dinanzi un paio di persone
che avevano in mano un foglio di carta contenente una specie di
scrittura privata. E sa cosa c’era scritto? La Antonelli prestava a
quei signori la somma di lire cento milioni che le sarebbe stata
restituita a cento mila lire al mese. Può sembrare uno scherzo, ma era
proprio così e lei voleva che uno di noi le facesse da testimone e
controfirmasse quel foglio, quasi ad avvalorare la bontà
dell’operazione.

«Come si fa a pensare che lei possa aver
venduto volontariamente e nel pieno delle sue facoltà la villa di
Cerveteri a un prezzo così irrisorio? Quando le venne fatto osservare
che prestare cento milioni a quelle condizioni era come regalarli, lei
rispose che la cosa le sembrava in regola e che l’importante era la
presenza di testimoni. Da quel momento decidemmo tutti di lasciarla
stare e di non immischiarci più nelle sue faccende».

Pare una storia hollywoodiana: Laura è una ex
star malata e piena di problemi, e la sua bellezza è sfiorita come
nessuno poteva prevedere. Oggi si trascina a piedi scalzi o con un paio
di ciabatte. La. cameriera di Malizia è solo un fantasma. Come se non
bastasse, iniezioni di collagene le hanno deformato il viso che doveva
migliorare per l’interpretazione di un penoso revival, Malizia 2000.
Eppure. attorno a questa attrice «caduta così in basso» come il titolo
di un suo film del 1974, non c’è stata solidarietà. Anzi, qualcuno deve
aver pensato che una Laura «fuori di testa» fosse un buon affare.

Она себя изуродовала после оправдательного приговора. Но зачем?
2000 году она была нормальной.

Мне было ужасно тошно от этих фотографий, в этом возрасте она быть бы как сейчас Гурченко например...

кстати в одной статье пишетсЯ:

http://kuture.ru/?p=455

Следующей возлюбленной Жан-Поля стала итальянс­кая секс-бомба Лаура Антонелли, с которой Бебель поз­накомился на съемках коме­дии «Повторный брак». Влюб­ленный Жан-Поль не сразу понял, что имеет дело с закон­ченной истеричкой. Лаура из­матывала его бесконечными сценами ревности, перепада­ми настроения и выяснени­ем отношений. Как оказалось впоследствии, виной тому были проблемы Лауры с пси­хикой. Бельмондо бесконечно жалел Антонелли, но жалость, согласно Фран­суазе Саган, - это всего лишь костыли для люб­ви... А Жан-Поль всегда предпочитал стоять на собственных ногах. «С уходом Бебеля все демо­ны Лауры вырвались на волю», - говорил италь­янский актер Ренато Сальватори. Она начала пить, употреблять наркотики, безобразно растолстела и вынуждена была уйти из кино. Мало кто знал, что многие годы Бельмондо фактичес­ки содержал бывшую подругу.

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Лично для меня ЖПБ-один из любимых актеров с детства...
Фильмы "Повторный брак" и "Доктор Пополь" я смотрел и все остальные Бельмондо) - оба с Лаурой и Бельмондо...
Но я так и не узнал, с кем она еще была , замужем или вообще ее избранник... в кино наверняка многие актеры могли влюбиться в нее, даже Плачидо, раз он с ней снимался часто, но кто именно после и до Бельмоно я так и не смог найти.

Ни в одной ее биографии такой информации нет

Цитата

Эта она ? Не верю !
P.S.У меня мурашки по коже э э ...

Цитата

Это своего рода восстание с ее стороны .. либо психика расстроилась ...напрасно она так сделала, только себе навредила,депрессия такая,таких примеров много,Бритни наверно все помнят..правда она так далеко не пошла...Лаура слабой оказалось ., жаль ..

Все увидели встречy Сильвио Берлускпони с главой Ливии ? )) И что второй натворил )))

Не видел.